venerdì 3 settembre 2010

Al mio feedback Negativo.

Qualche giorno fa, in piena vacanza, tenendo sempre d'occhio quello che è il mio lavoro, mi son reso conto di aver raggiunto sull'account ebay della azienda familiare "torrefazionecarbonelli", quota cinquemila feedback positivi. Ho festeggiato, emozionato, con i miei amici.
Ieri, 2 settembre 2010 controllo la pagina dei feedback, come tutte le mattine e, a sorpresa, eccolo: Il PRIMO FEEDBACK NEGATIVO con la seguente dicitura: "Spiacente merce non arrivata".

Spiacente tu? Spiacente io!

mi sono immerso nel mondo dell'e-commerce circa quattro anni fa, prima ancora di mettere piede in torrefazione, quando, nel periodo forse di maggiore crisi (quanto amo la parola crisi), discutendo su come cercare di dare una svolta all'attività, mio fratello la butta lì "Perchè non proviamo a vendere un kit di cialde su ebay?", io risi.
Ieri è venuto a ritirare personalmente in torrefazione, la solita scorta mensile, il mio primo cliente ebay, il quale acquistò il primo kit di cialde che proposi online, all'asta, per quindici euro. Il suo rammarico, dopo quattro anni è che per questione di minuti non fu il primo, ma il secondo a rilasciare il feedback positivo "Cortese e disponibile. Presto incontro in azienda per un buon caffè. Da provare". Ieri gli ho raccontato del feedback negativo, ha riso.

fortunatamente oggi posso permettermi di sorridere sulla questione, ma è un sorriso tirato, il sorriso stizzito e incazzato di chi è consapevole che se il feedback negativo fosse arrivato qualche anno fa, oggi non sarei qui a parlarvi rilassato e consapevole della potenza e del valore di un feedback.

Tecnicamente il feedback, per le transazioni online, è una prerogativa lanciata dalla piattaforma ebay, un commento rilasciato dal cliente a fine esperienza, inerente non solo l'oggetto acquistato, ma tutti i passaggi della transazione. Nel mercato comune può identificarsi come il classico "passaparola", ne ha la stessa valenza. Ci andreste mai ad acquistare in un negozio dove un vostro amico ha avuto un'esperienza negativa? il feedback online è ancor più potente del passaparola amicale: dell'esperienza negativa non ne verrà messo a conoscenza soltanto l'amico del malcapitato, ma il mondo.
Un cliente che acquista online si aspetta innanzitutto che l'oggetto sia conforme alla descrizione riportata, poi ovviamente l'assistenza nella fase di pre-acquisto, e ovviamente del post-acquisto, se dovessero arrivare imprevisti sui tempi di spedizione, sull'imballaggio manomesso, ecc.
Una vendita online è molto più rapida nell'esecuzione, ma deve essere molto più controllata e seguita di quella che può essere una vendita al mercato.
Un mercante può giocare sulla propria capacità di raggirare il potenziale cliente, considerando che il giorno seguente col proprio furgoncino starà provando a mettere a segno lo stesso colpo in un'altra località, il proprio furgoncino è in costante movimento.
L' e-buyer, paradossalmente può arrivare a portare il proprio prodotto nel mondo, ma il proprio furgoncino non ha ruote, è statico. tutti sanno dove e come trovarlo in quel piccolo grande mercato mondiale che è il web.
L' e-buyer può essere un gran paroliere, ma rischia poi che il feedback lo sputtani alla grande. Ecco perchè, ad oggi, ritengo che l'acquisto online sia la forma di mercato più sicura se si ha quel pizzico di competenza.
Piattaforme serie tutelano al 100% il consumatore; Fornitori seri forniscono dettagliatamente notizie sull'oggetto che si va proponendo, seguono passo passo tutte le fasi della transazione, affidando la merce a corrieri che la consegnano a destinazione anche in meno di 24 ore dall'acquisto, forniscono possibilità di effettuare il pagamento in qualsivoglia maniera; e soprattutto temono il feedback negativo che un utente ignorante (che ignora il tanto lavoro e la grande professionalità che vi è dietro ad una semplice vendita online) può rilasciare a termine di una transazione, per qualche ora di ritardo sull'arrivo della merce (e levatevi sto sorrisetto, che sto ancora rosicando).

E poi, a conti fatti, se non sei Mogol, le parole non ti fruttano denari.

Adesso, messi da parte per un attimo, tecnica, sarcasmo, e marketing, sono qui a ringraziare il mio primo feedback negativo, il quale mi ha dato la possibilità di ragionare un pò sull'operato svolto in quattro anni. Sono qui a ringraziare gli oltre cinquemila feedback positivi, senza i quali, dopo il negativo, sarei stato costretto a chiudere il mio negozio online e provare a diventare un torrefattore, un mercante qualunque che gira col proprio furgoncino regalando il prodotto e supplicando gli avvoltoi di provare il proprio caffè. Sono qui a ringraziare tutti quelli che, notando il nostro approccio al commercio online, il nostro modo di fare impresa (intrapresa), ci danno quel pizzico di visibilità di cui si ha sempre bisogno. Sono qui a ringraziare tutti i miei clienti privati (ben più difficili da gestire, ma che danno molte più soddisfazioni di tanti piccoli prepotenti concessionari) che mi hanno suggerito il claim che da qualche tempo identifica il nostro prodotto:

"se è espresso è Carbonelli".

3 commenti:

  1. Scopro questo sito grazie ad un link postato da Catepol su friendfeed... e mi sa che che proverò presto il tuo caffè :D

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  2. In una logica trasversale un feed-back negativo può essere inteso come sinonimo di trasparenza dell'azienda. L'operato è non solo prodotto di professionalità e tecnica, ma anche di capitale umano e sociale.La gente non vuole vedere solo la perfezione, vuole la verità. L'acquisto on line ci mette di fronte alla funzionalità della rete ma anche alla percezione concreta che gli altri hanno della merce, e dell'e.buyer: elementi difficile da cogliere in un mercato tradizionale. In tal caso credo che non solo un feed back negativo rispetto a 5010 positivi sia un gran successo, ma che sia addirittura da traino per nuovi e profondi processi di fidelizzazione. Inoltre l'azienda può considerarsi davvero concorrenziale solo quando è capace di gestire le "disfunzioni" siano pur esse frutto di una cattiva interpretazione da parte del cliente.In tal senso credo che ciò che distingue Caffè Carbonelli è la capacità di gestire e.commerce puntando sulle potenzialità, senza però privilegiare una comunicazione "statica" e "fredda" della rete ma alcontrario privilegia l' interattività con il cliente, che spesso ama anche comunicare con l'e-buuer.. In pratica lavora per creare una maggiore sinergia tra il commercio tradizionale e quello innovativo. Forse perchè tutto rientra in logica nel quale è solo guardando indietro, che possiamo perfezionare il nostro presente. I miei complimenti alla filosofia aziendale di Caffè Carbonelli.

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  3. che dire. concordo pienamente con l'analisi di "parole libere". Grazie per i complimenti, e grazie a Demo che diverrà un mio nuovo cliente :)

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