sabato 12 maggio 2012

PinterestItaly e NinjaMarketing si concentrano su Caffè Carbonelli

In questa settimana sono stati pubblicati due articoli che riguardano la nostra torrefazione ed il nostro modo di fare impresa. 
Per il primo articolo ho risposto a domande specifiche sul nostro modo di usare Pinterest, rivoltemi dagli autori del Blog italiano dedicato al nuovo social network. 
Questo è il link dell'articolo che racchiude la mia intervista integrale. 


Per l'articolo di Ninja Marketing, uno dei blog italiani di riferimento per il marketing e la comunicazione, l'intervista si è sviluppata su argomentazioni relative al nostro modo di fare impresa, e all'uso dei social media. Le mie risposte sono state sapientemente accostate ad alcuni dati sul mondo dell'ecommerce e del webmarketing in generale. Questo è il link all'articolo. 



sabato 5 maggio 2012

Dal giornale all’ Ipad. I tempi passano per il cesso.


Noi siamo in cinque in famiglia, e come tutte le famiglie, quando si viveva sotto lo stesso tetto, soprattutto quando noi figli eravamo piccoli e adolescenti, i tempi alla mattina erano sempre molto stretti. Un solo bagno, tre colazioni, tre cartelle pesanti, il profumo del caffè dal letto, aspettando il proprio turno in bagno, e poi la puzza di cibo che mamma già aveva messo a cuocere mentre si faceva colazione.

Da piccolo sentivo papà alzarsi verso le seimenodieci, e dopo aver messo il caffè sul fuoco, lo vedevo entrare in bagno con il giornale del giorno prima. Usciva dopo tre quarti d’ora, pettinato a profumato. E io pensavo: “ma quanto tempo ci mette.. “. A me piaceva essere il secondo ad entrare in bagno, anche essendo il più piccolo, mi svegliavo prima dei miei fratelli. Mi piaceva il profumo di dopobarba che lasciava papà e preparare la cartella prima di scendere. Papà ha sempre accompagnato tutti e tre noi figli a scuola. Scuole diverse. Faceva un giro enorme ogni mattina per poi ritrovarsi in torrefazione verso le otto e mezzo. E io, che ero il primo a svegliarmi, ma l’ultimo a scendere dalla macchina, gli chiedevo, quasi ogni mattina, cosa aveva letto sul giornale? Riusciva a dirmi tutti i titoli, ma solo di pochi articoli i contenuti.

Oggi i miei fratelli hanno una loro famiglia, e io vivo da solo. I miei sono un po’ più attempati, ma sempre premurosi e ansiosi nei nostri confronti. In questi giorni fa un anno che sono andato via di casa, e ultimamente è capitato, che con la febbre alta, un po’ perché mi piace essere coccolato, un po’ per non aumentare le preoccupazioni dei miei sapendomi a casa solo e con il febbrone, mi sono fatto convincere volentieri a passare qualche giorno da loro. E niente, si sono invertiti un po’ i ruoli:
Il primo ad alzarsi, in quei giorni, ero io, più o meno verso le sette. Mi facevo il caffè, con la macchinetta che fa un casino - perché, non so voi, ma purtroppo a casa mia si è sempre avuta l’usanza che le cose migliori che vendiamo o produciamo si regalano agli altri, e invece a casa nostra ci si arrangia (faccio una lotta costante da trent’anni contro questa cosa) – e poi entravo in bagno con il mio ipad e con l’iphone, perché con l’iphone twitto e con l’ipad leggo gli approfondimenti dei tweet, e uscivo dal bagno verso le ottoeunquarto, con mio padre che mi guardava e faceva sorridendo: “ma che fai un’ora e mezza in bagno cu’sti cosi? Che poi ancora ti sei manco lavato”, e io gli rispondevo “Pà, leggo i giornali e mi scrivo coi giornalisti che scrivono i pezzi”. Poi mi chiedeva quali articoli, e io gli rispondevo con i testi dei tweet che più mi erano interessati, e facendogli leggere i commenti e le conversazioni nate con gli autori di quei tweet e degli articoli.

E niente, stamattina ero in bagno quando ho letto il tweet di @riccardowired che consigliava il bellissimo articolo di @lucasofri pubblicato su @chefuturo, erano le ottomenoventi, mi son fatto prendere. Mi son reso conto che sono uscito dal bagno alle nov’eddieci. E non m’ero ancora lavato. Stamattina ho battuto il record. E menomale che è sabato.

I nostri padri, col giornale erano costretti a leggere un blocco finito di articoli, e scegliere quale approfondire. Noi, con la rete, e gli strumenti che questa ha saputo creare, abbiamo la fortuna e l’opportunità di scegliere gli articoli di nostro interesse in un mondo infinito che è il web. E non si pagano.

Passa il tempo, e cambiano gli strumenti, ma le vecchie e buone abitudini restano. E se sappiamo approfittare dei progressi, diventeranno sempre migliori. L’unica costante resta il cesso.