venerdì 16 marzo 2012

Napoli non è solo "oi vita oi vita mia". Sindaco, fatti sentire.

Pochi giorni fa purtroppo è venuto a mancare uno dei più grandi poeti e cantautori italiani. Lucio Dalla, e lui, beh, lui Napoli l'ha cantata, l'ha vissuta, e l'ha adottata.

Stasera mi stanno girando fortemente le palle.

Vagavo sul web tra un twitt e un pin, poi d’improvviso l’aggiornamento degli stati di facebook mi porta a leggere la notizia di quel gran signore di Buonanno che commenta l’eliminazione del Napoli dalla champions con una al quanto deprimente uscita in cui recita: “Allora, capisco che oggi i napoletani siano tristi perché ieri sono usciti dalla Champions league e quindi sono anche un po’ più arrabbiati per quanto riguarda il tema della raccolta dei rifiuti visto che non hanno più modo di divertirsi dato che non sono capaci di stare in Europa neanche nel calcio. Era l’unico modo che avevavano per stare in Europa, ora neanche quello…».

L’avevo presa con un ghigno misto tra il divertito e lo schifato. Poi ho visto la foto del sig. Buonanno, leggendo qualche notizia su di lui, e allora ho continuato a ridere divertito e a vagare su internet.

Tra un like, una email di lavoro ed un sospiro di sollievo pensando che domani è finalmente sabato, vedo l’ennesimo commento sulla partita Chelsea-Napoli. E mi torna in mente l’altra sera.

Il fatto è che quel gran coglione, perché Buonanno è un gran coglione, e non è solo questa sua ultima uscita a testimoniarlo, se avesse visto il prepartita su mediaset premium insieme a me, avrebbe sentito partire dalla mia bocca lo stesso identico commento. Si, perché chi di voi era collegato su premium, ha avuto modo di vedere che nel prepartita, i giornalisti premium, hanno simpaticamente mandato in onda il classico servizio (uno dei tanti, perché purtroppo ormai siamo abituati) con i tanti napoletani esagitati urlanti “oì vita oi vita mia.. chelsea chelsea vaffanculo”, ma peggio ancora, una graziosissimo videoclip dove delle persone, tifosi del napoli, sfoggiavano le proprie doti canore abbinate ad una raffinata ed elegante immagine. Chissà perché, al ritorno in studio i presenti hanno sempre degli strani sorrisetti in viso.

Questo tipo di servizi li manda in onda anche sky. Quindi lungi da me attaccare un’emittente piuttosto che l’altra. Anche perché dovrebbe farsi la lista completa, dato che non si vedono solo quando si parla di sport, purtroppo.

Ricordo che dissi a mia sorella, con aria infastidita e incazzata: “cioè, ma ti rendi conto? Poi si dice che nel mondo vedono Napoli sempre come la monnezza dell’Italia”.

E infatti. Ecco che poi ci tocca sentire il commentino di un Buonanno qualunque.

Premetto che sono orgoglioso della mia napoletanità, e sono al fianco di chi, in un contesto difficile come il nostro, trova anche solo in una partita di calcio della propria squadra del cuore, un momento di leggerezza in cui poter lasciarsi andare ad espressioni leggere, come leggero dovrebbe sempre essere visto il giuoco del calcio.

Però, e ora mi rivolgo a voi giornalisti, che cazzo di bisogno c’è di dare sempre l’immagine del napoletano come il pagliaccio o il neomelodico? come colui che sbraita e che non è in grado di stare in Europa neanche in una competizione di calcio? Che bisogno c’è ogni volta? Capisco le vostre esigenze, il tentare di tenere attaccati allo schermo quanti più occhi, ma rendetevi conto che quegli occhi saranno quelli che poi denigreranno Napoli e i napoletani a causa della scarsa e storpiata immagine che voi date del nostro popolo in ogni circostanza.

E ora mi rivolgo a lei, Sindaco. A lei che stimo, A lei che pian piano sta effettivamente mettendo in atto un cambiamento in questa città. A lei che vediamo seguire la nostra squadra quasi in ogni incontro, al fianco del presidente De Laurentis. Sindaco, si faccia sentire! Perché Napoli ha tre milioni di abitanti, e gli ottantamila del san paolo non sono neanche il 3% della nostra popolazione. E mi creda, il restante 97% dei napoletani, magari è consapevole che determinati servizi giornalistici, sono costanti alibi e giustificazioni per chi crede che il napoletano sia culturalmente inferiore. E quel 97% magari non ci stà a passare per quello che sbraita. Perchè la nostra cultura non è inferiore a quella di nessun altro popolo. L'Italia nel mondo è messa in primo piano grazie a tanti nostri concittadini. E poi, fin a prova contraria, il più grande genio del calcio è stato da noi. E non manca occasione per dimostrare la sua passione per questa città.

Pochi giorni fa purtroppo è venuto a mancare uno dei più grandi poeti e cantautori italiani. Lucio Dalla, e lui, beh, lui Napoli l'ha cantata, l'ha vissuta, e l'ha adottata.

E allora aprite gli occhi tutti. Napoli si ama, basta saperla guardare.

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